6. Performance

Per l’anno 2020, nella dichiarazione di sostenibilità allegata al bilancio civilistico 2019, freebly si era posta i seguenti obiettivi:

  1. realizzare un piano di stakeholder engagement, al fine di definire la propria matrice di materialità;
  2. individuare un set di KPI per il monitoraggio delle performance non finanziarie rilevanti per gli stakeholder interni ed esterni;
  3. definire il purpose;
  4. creare un set di linee guida per organizzare il lavoro nel settore legale (modulistica standard di incarico, identificazione dei clienti ai fini antiriciclaggio e raccolta del consenso informato al trattamento dei dati; standard di utilizzo del logo freebly; procedure di apertura pratiche e fatturazione);
  5. costruire un modello di Happiness at Work attraverso cui poter misurare il livello di felicità nel contesto professionale di soci, collaboratori, dipendenti, freebly community;
  6. ottenere la certificazione B-Corp;
  7. adottare il pensiero integrato all’interno di freebly, rendicontare la nostra creazione del valore secondo gli standard IIRC dell’Integrated Report e redigere il primo Integrated Report relativo all’anno 2020.

Gli obiettivi posti nel primo esercizio per l’anno 2020 sono stati tutti raggiunti, a eccezione dell’obiettivo n. 6 (Certificazione B-Corp), che freebly ritiene di traguardare nei prossimi esercizi, quando avrà raggiunto una certa soglia dimensionale e adottato un sistema di procedure adeguati a soddisfare tutti i requisiti del modello B Lab.

Le azioni richieste a questo fine sono all’esame del management team e comitato di sostenibilità di freebly e saranno adottate seguendo un programma progressivo, a cominciare dal 2021, verificando al contempo le eventuali azioni correttive da apportare al modello di business freebly a sostegno delle sue finalità.

La strategia di freebly è fatta anche di un approccio learning-by-doing, necessitato dall’assoluta novità del modello di business: freebly stessa lo sta sperimentando per prima sul mercato!

Questa verità è così fortemente connessa ai temi dell’impresa, che l’innovatività di freebly è stato il tema di materialità più rilevante per freebly nel 2020.

Per misurare gli impatti delle azioni di freebly nel 2020, abbiamo sottoposto ai freeblyer una approfondita survey nella quale abbiamo incluso essenzialmente domande volte a verificare la percezione di ciascun freeblyer del proprio ben-essere secondo il modello di Happiness at Work freebly.

Abbiamo verificato i dati estratti dalla survey e li abbiamo confrontati con i risultati del rapporto 2021 del World Happiness Report (WHR), sia in termini relativi sia in termini assoluti.

Come nel rapporto 2021 del WHR, i risultati sono stati sorprendenti, per certi aspetti, tenuto conto del contesto nel quale, nel corso del 2020, ci siamo trovati a coesistere, tanto come individui tanto come comunità.

Vogliamo entrare subito nel merito di questi risultati della survey, cominciando dal sorriso dei freeblyer.

La maggioranza dei freeblyer ha vissuto emozioni positive, nonostante la pandemia in corso.

Questi risultati (di cui offriamo solo alcuni spaccati) mostrano un allineamento dei freeblyer ai risultati generali del report 2021 del WHR, che mostra come i lavoratori più felici del 2020 siano stati quelli che sono riusciti a lavorare da casa propria e hanno trovato supporto nel management e nella struttura, soffrendo conseguenze negative minori.

Nel verificare emozioni positive e negative (qui offriamo dei grafici che riportano i test sulle prime solamente), si incontrano livelli maggiori di quelle positive (felicità, capacità di sorridere, gioia) rispetto a quelle negative (preoccupazione, tristezza, rabbia) laddove gli individui sono immersi in contesti nei quali è alta anche la fiducia.

Le emozioni negative, secondo il WHR, sono generalmente più alte di circa 3 volte rispetto a quelle negative. Un individuo vive una gamma completa di emozioni, positive e negative, nell’arco di un anno. Ogni individuo bilanciato è, di fatto, portato a vivere le due qualità di emozioni. Ma è rilevante notare che, in un contesto di maggiore benessere, la percezione delle emozioni negative è ridotta e più segmentata nell’arco del tempo.

Seguendo il modello applicato dal WHR, abbiamo anche noi posto il tema della fiducia con l’esempio del portafoglio perduto, chiedendo ai freeblyer di rispondere con quale probabilità, secondo loro, gli sarebbe stato restituito (senza mancare di nulla) da un collega.

Nel rapporto 2021 del WHR, si mostra come, a livello globale, i conseguimenti e l’apprendimento sul luogo di lavoro abbiano ceduto importanza, nel determinare il benessere degli individui, rispetto a fattori come la fiducia, il rispetto, il senso di appartenenza.

Un driver determinante, secondo gli studi del WHR, è la sintonia del singolo con i valori della propria comunità lavorativa.

Nel rapporto 2021 del WHR, l’Italia si classifica al 25esimo posto, tra i Paesi più felici, migliorando di 3 posizioni rispetto alla classifica del triennio precedente. L’effetto della pandemia ha inciso tuttavia in modo evidente: la percezione degli italiani della rilevanza della pandemia sulle emozioni negative (- 0,040) è stata più alta di 2 volte rispetto a quelle positive (-0,023).

Per quanto concerne i risultati finanziari dell’attività condotta nell’esercizio 2020, freebly ha generato un fatturato complessivo di 325.757 Euro, con un utile, post-imposte, di Euro 12.081.

Tutti gli impatti misurati nel 2020 sono, per noi, frutto dell’autenticità dei freeblyer nel vivere ogni giorno i valori fondanti di freebly.

Nell’essere sinceri. Agendo lealmente, chiedendo scusa, rispettando l’altro, pensando in modo indipendente e autonomi dal giudizio altrui.

Nel con-dividere. Per moltiplicare, facendo il primo passo verso l’altro, accogliendo senza pregiudizi, con apertura mentale e gratitudine, riconoscendo il valore dei piccoli gesti che fanno la differenza, celebrando la gentilezza.

Vivendo liberi. Nell’essere consapevoli del proprio senso di valore, incoraggiando l’autenticità, accogliendo le emozioni in tutta la loro pienezza, vivendo e lavorando senza condizionamenti, sviluppando il proprio pensiero laterale.

Nell’essere sostenibili. Proteggendo il “bene comune”, rispettando l’equilibrio ambientale e sociale nelle azioni di tutti i giorni, coltivando l’ottimismo, riconoscendo che la bellezza e la bontà originano da “qualcosa” che trascende l’uomo, essendo modesti e rispettosi, trasformando un errore in una risata ogni volta che è possibile.