5. Strategia e allocazione delle risorse

Nel 2020, in coerenza con l’obiettivo di conseguire sufficiente profitto dal suo operato per sostenere la propria continuità e migliorarne sotto ogni aspetto l’impatto esterno in ambito sociale, freebly si è dotata di un piano di allocazione delle risorse a sostegno della sua strategia di sostenibilità con un budget di Euro 5.000, cui non ha avuto necessità di attingere.

freebly attua infatti il paradigma dell’economia civile, oggi al centro delle politiche dell’Unione Europea e prima ancora dell’Agenda 2030, collaborando a progetti per la costruzione e scambio del valore con la comunità più prossima dei suoi stakeholder. freebly estrae valore soprattutto dal capitale umano e relazionale, attraverso le relazioni di freebly e dei freeblyer e la ricchezza delle esperienze personali. Per il 2020, la strategia collaborativa di freebly è stata di assoluta apertura alla novità e di massima inclusione, con il fine di stabilire rapporti con organizzazioni profit e non-profit, possibilmente duraturi e costruttivi nel tempo, che possano consentire a freebly di avere un impatto sulla società civile con il raggio più ampio possibile e il più affine possibile con l’identità di ciascun freeblyer.

La nostra strategia muove dalla Dichiarazione di Sostenibilità, adottata all’atto della costituzione di freebly. La Dichiarazione di Sostenibilità identifica, in perfetta connessione con la nostra Carta dei Valori, i nostri obiettivi nel lungo periodo nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nei 6 Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030, che freebly ha scelto specificamente.

In particolare, abbiamo individuato specifici targets dell’Agenda 2030, quali obiettivi di sviluppo sostenibile cui contribuire direttamente e indirettamente con le azioni di freebly. Qui di seguito li riportiamo per ordine di rilevanza rispetto agli impatti delle nostre attività:

16.3    Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire parità di accesso alla giustizia per tutti

16.b    Promuovere e far rispettare le leggi e le politiche non discriminatorie per lo sviluppo sostenibile

5.5      Garantire alle donne la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica

5.b      Migliorare l’uso della tecnologia che può aiutare il lavoro delle donne, in particolare la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, per promuovere l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza delle donne

5.c       Adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell’eguaglianza di genere e l’empowerment, ossia la forza, l’autostima, la consapevolezza, di tutte le donne, bambine e ragazze a tutti i livelli

8.2      Raggiungere livelli più elevati di produttività economica attraverso la diversificazione, l’aggiornamento tecnologico e l’innovazione, anche attraverso un focus su settori ad alto valore aggiunto e settori ad alta intensità di manodopera

8.3      Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l’imprenditorialità, la creatività e l’innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’accesso ai servizi finanziari

8.4     Migliorare progressivamente, fino al 2030, l’efficienza delle risorse globali nel consumo e nella produzione nel tentativo di scindere la crescita economica dal degrado ambientale, in conformità con il quadro decennale di programmi sul consumo e la produzione sostenibili, con i paesi sviluppati che prendono l’iniziativa

8.5     Entro il 2030, raggiungere la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutte le donne e gli uomini, anche per i giovani e le persone con disabilità, e la parità di retribuzione per lavoro di pari valore

13.1    Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi

13.3    Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale riguardo ai cambiamenti climatici in materia di mitigazione, adattamento, riduzione dell’impatto e di allerta precoce

3.5      Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui abuso di stupefacenti e l’uso nocivo di alcool

3.6     Dimezzare, entro il 2020, il numero globale di morti e incidenti da traffico stradale

Nel suo primo ciclo, freebly incrocia 3 obiettivi di breve periodo di priorità vitale per ogni start-up: crescita dimensionale, consolidamento del modello di business, chiusura di bilancio in positivo. Questi primari obiettivi, nel 2020, sono stati raggiunti.

Parallelamente, in coerenza con la sua corporate purpose, freebly ha attivato eventi rivolti al pubblico, aderito e supportato iniziative e intrapreso numerose collaborazioni di utilità sociale.

Tutti i progetti sono stati concepiti anzitutto come occasione di testimonianza dei valori di freebly nella comunità e del suo proponimento di condividere e moltiplicare, collaborando, utilità sociale.

Ciascuna iniziativa è stata inoltre scelta per affermare sul mercato l’identità di freebly e dei freeblyer.

Uno dei progetti più significativi del 2020 è stata la tavola rotonda del 25 giugno 2020 su “La Mediazione quale forma di giustizia sostenibile sull’asse Milano/Londra”. All’evento hanno preso parte 30 professionisti ed ha avuto una durata complessiva di 2 ore.

Con la partecipazione di accademici, ricercatori, professionisti dell’arbitrato e dei metodi di alternative dispute resolution italiani e inglesi, promossa da freebly insieme a Società Umanitaria e il suo Organismo di Mediazione, questa tavola rotonda è stata concepita partendo dalla ferma convinzione che la giustizia sia tanto sostenibile in quanto i suoi operatori (principalmente gli avvocati) siano capaci di mettere in campo azioni volte a facilitare i processi decisionali, sciogliere i nodi, rendere più fluide le dinamiche sociali, minimizzando, allo stesso tempo, gli impatti sul benessere dell’umanità e dell’ambiente. Una visione comparata delle tecniche di evitamento e composizione dei conflitti, attraverso il sempre maggiore ricorso a strumenti alternativi alla giustizia ordinaria (Alternative Dispute Resolution – ADR), quali la mediazione, la negoziazione, la conciliazione, l’arbitrato, facilita i processi di sviluppo, sia sotto l’aspetto sociale che economico, e quindi di creazione dei presupposti per il miglioramento del benessere collettivo, all’insegna della sostenibilità globale.

La sfida è quella di trasformare la diplomazia nelle relazioni e negli affari da momento di conflitto a risorsa in termini di sostenibilità, facilitazione interculturale e sociale e, in definitiva, di benessere condiviso.

Riteniamo che ogni iniziativa non crei solo valore all’esterno di freebly per la comunità che ci circonda, ma apporti valore anche all’interno di freebly, cementando lo spirito di squadra degli aderenti freebly, motivandoci giorno per giorno a proseguire sulla strada intrapresa, costruendo pezzo per pezzo la nostra identità di professionisti, singoli ma fortemente uniti.

Tutti i progetti del 2020 sono quindi stati, prima di tutto, un’affermazione identitaria di freebly e dei freeblyer, di sprone a proseguire sulla strada pionieristica intrapresa.

Al fine di misurare risultati e impatti del settore in cui opera freebly, i seguenti KPI possono essere considerati un benchmark di riferimento per tutti i player dell’industria dei servizi legali e di consulenza per il business.

I seguenti KPI sono i primi di quelli analizzati e messi in pratica nel primo anno di esercizio di freebly, che reputiamo rilevanti ed idonei per tutti coloro che operano nel medesimo settore e vogliono tendere all’eccellenza.

Questo lavoro di scelta e indicazione di benchmark per il settore sarà condotto da freebly anche negli esercizi successivi, espandendo progressivamente il piano dei KPI, come studiati e testati di volta in volta da noi.